Molte energie della nostra vita vengono spese nel vedere i difetti degli altri, nel giudicare comportamenti, errori, mancanze. Eppure, se anche solo una parte di quest’impegno venisse dedicata a osservare con sincerità i nostri stessi meccanismi interiori, accadrebbe qualcosa di rivoluzionario: inizieremmo a riconoscere come la legge di causa ed effetto guida ogni aspetto della nostra esperienza.
Questa scoperta non è punitiva, ma liberatoria.
Ci mostra che non esiste un Dio ingiusto, un destino crudele o un mondo ostile che ci condanna a soffrire per colpe che non sono nostre. Ci rivela invece che spesso sono la nostra ignoranza, le nostre paure e il nostro egocentrismo a creare – direttamente o indirettamente – situazioni che sembrano arrivare “dal nulla”.
Quando individuiamo questo “anello mancante”, comprendiamo che non siamo vittime delle circostanze o delle imperfezioni degli altri. Siamo partecipi, creatori, co-autori della nostra realtà.
Le emozioni hanno un potere creativo immenso. Ciò che vive nel nostro inconscio influenza l’inconscio degli altri, richiama situazioni, modella incontri, determina la qualità degli eventi che attraiamo. Non si tratta di colpa, ma di responsabilità interiore.
Questa consapevolezza guarisce anche l’immagine che abbiamo di Dio.
Se viviamo con la sensazione di essere trattati ingiustamente dalla vita, è naturale immaginare un Dio severo e punitivo.
Se invece rifiutiamo le nostre responsabilità, possiamo rifugiarci nell’idea di un Dio indulgente che farà tutto al posto nostro.
In entrambi i casi, si tratta di proiezioni: immagini infantili che non hanno nulla a che fare con il divino. Quando comprendiamo davvero la relazione tra causa ed effetto, queste immagini si dissolvono. Non abbiamo più bisogno di un Dio che punisce, né di uno che ci salvi dalle conseguenze delle nostre azioni interiori.
Riconoscere il legame tra ciò che viviamo e ciò che portiamo dentro è una pietra miliare del percorso spirituale.
Ci restituisce potere, dignità, lucidità.
Ci libera dalla paura e dall’illusione.
E ci avvicina a un rapporto più autentico con la vita e con il divino.
Con amore,
Veronica 🧡